Le Mans 2025: tra sogni infranti e grinta da campioni per BMW M Motorsport

La 93ª edizione della leggendaria 24 Ore di Le Mans ha messo ancora una volta alla prova la tenacia e la resilienza del team BMW M Motorsport. Se il passo gara non è mai mancato, a tradire le ambizioni del marchio bavarese sono stati alcuni problemi tecnici nelle fasi finali, che hanno trasformato una potenziale top 5 in un amaro finale fuori dai riflettori.
Hypercar competitive ma sfortunate
Le due BMW M Hybrid V8 #15 e #20 avevano mostrato grande solidità nelle qualifiche, piazzandosi rispettivamente in quarta e sesta posizione. Per 22 ore hanno navigato senza intoppi tra le prime posizioni, mantenendo viva la speranza di un grande risultato. Tuttavia, quando il traguardo sembrava vicino, il destino ha voltato le spalle: la #15 ha subito un guasto al sistema di raffreddamento ibrido, mentre la #20 ha patito un problema al motore.
Nonostante le riparazioni e la tenacia del team BMW M Team WRT, entrambe le vetture hanno tagliato il traguardo ma solo in 18ª e 19ª posizione. Una beffa per chi, fino a poche ore prima, era in lizza per i vertici della classifica.
LMGT3: una notte che spegneva i fari dei sogni
Nella classe LMGT3, la BMW M4 GT3 EVO #46 guidata dal trio stellare Valentino Rossi, Kelvin van der Linde e Ahmad Al Harthy aveva mostrato il suo valore sin dalle qualifiche, con una straordinaria terza posizione in Hyperpole e una leadership mantenuta per diverse ore di gara.
Ma intorno alle 3 del mattino, l’imprevisto: un guasto elettrico ha causato il black-out dell’auto e la perdita del servosterzo. Van der Linde è finito nella ghiaia e, seppur rientrato ai box, il team ha optato per il ritiro per motivi di sicurezza.
Destino ancora più beffardo per la #31 del Bend Team WRT, in risalita dall’ultima posizione fino alla top-8, costretta al ritiro dopo un incredibile incidente: l’auto ha colpito un coniglio, danneggiando irreparabilmente il radiatore.

Le voci dal box: delusione e voglia di riscatto
Andreas Roos, responsabile di BMW M Motorsport, non nasconde l’amarezza: “Avevamo auto competitive in entrambe le classi, ma la sfortuna ci ha voltato le spalle. Tuttavia, abbiamo raccolto dati preziosi: torneremo più forti.”
Vincent Vosse, Team Principal di BMW M Team WRT, aggiunge: “È dura da digerire, ma questo è il motorsport. I nostri ragazzi hanno dato tutto, e ci riproveremo presto.”
Robin Frijns (BMW #20): “Speravamo almeno in un quinto posto, ma la penalità e il guasto ci hanno affossato. Guardiamo avanti.”
Raffaele Marciello (BMW #15): “Due Le Mans deludenti di fila. Serve una svolta, ma già al Nürburgring potremmo rifarci.”
Augusto Farfus (#31 GT3): “Le Mans sceglie i suoi vincitori, e stavolta non eravamo tra loro. Ma ci riproviamo subito al Nürburgring.”
Kelvin van der Linde (#46 GT3): “Abbiamo guidato a lungo in testa. Non eravamo i più veloci, ma eravamo solidi. Il guasto è stato inspiegabile.”
Ora testa al Nürburgring e a Spa
La stagione endurance non si ferma. BMW M Motorsport sarà protagonista già nel weekend successivo alla Nordschleife per la 24 Ore del Nürburgring, seguita a ruota dalla 24 Ore di Spa-Francorchamps. Nel frattempo, i piloti Sheldon van der Linde e Dries Vanthoor voleranno negli Stati Uniti per la 6 Ore di Watkins Glen, tappa dell’IMSA WeatherTech SportsCar Championship.
Tre gare leggendarie, un solo obiettivo: tornare sul podio e dimostrare che la forza di BMW non si misura solo in cavalli, ma nella capacità di non mollare mai.







