BMW Motorrad Innovation Day 2011: cosa ci aspetta

Pensavate ci occupassimo solo di veicoli? Nient’affatto. La passione BMW viaggia anche su due ruote e viaggia svelta.
La divisione Motorrad è il fiore all’occhiello nella tecnologia al servizio del pilota. Divertimento e passione, ma sempre in sicurezza. Ecco che, sempre spinti dalla nostra buona dote di curiosità, ci dedichiamo all’innovazione su due ruote.
BMW, in occasione degli Innovation Day 2011, presenta una serie di ritrovati tecnologici atti ad aumentare il piacere di guida, ma sopratutto a spostare più in avanti i limiti di sicurezza per pilota e passeggero.
L’elenco si limita a 3 grandi innovazioni:

  • BMW Motorrad Dynamic Damping Control DDC
  • BMW Motorrad Concept Vehicle BMW E-Scooter
  • BMW Motorrad ConnectedRide Advanced Safety Concept

BMW Motorrad Dynamic Damping Control DDC
Il primo è un vero e proprio sistema di controllo dinamico del motoveicolo, mentre gli altri sono dei concept marcianti che rappresentano rispettivamente un concetto nuovo per BMW, la mobilità cittadina mediante scooter elettrico, e l’altro l’implementazione del sistema ConnectedDrive sui veicoli a due ruote. Nasce così ConnectedRide.
Andiamo con ordine.

Il primo sistema Dynamic Damping Control DDC è una primizia e se vogliamo una chimera per molti costruttori motociclistici e non: l’utilizzo di sospensioni semi-attive per il controllo totale e l’adattamento automatico degli elementi delle sospensioni alle differenti condizioni di utilizzo della moto, per esempio alle variazioni del fondo stradale o alle manovre di guida più esasperate, senza che il telaio ed il pilota debbano esser messi continuamente sotto stress.

BMW era molto vicina al DDC, ma per arrivare a questi livelli di perfezionismo si è dovuti passare per i sistema ESA ed ESAII (Electronic Suspension Adjustment)Oltre alla regolazione dei due ammortizzatori anteriori Duolever/Telelever e del sistema posteriore, Paralever, premendo semplicemente un tasto il pilota può modificare anche la rigidità dell’ammortizzatore posteriore dunque, la “rigidità” della molla. Inoltre vi è la possibilità di selezionare una delle tre modalità di taratura disponibili, “Comfort”, “Normal” e “Sport”.
Con l’ausilio del DDC andiamo oltre questo.

Il DDC lavora con logica semiattiva tanto da reagire automaticamente a manovre come la frenata, l’accelerazione o la guida in curva da un lato e, dall’altro, alle irregolarità del fondo stradale, adattando la risposta delle sospensioni attraverso delle valvole ammortizzatrici controllate elettricamente in base ai parametri rilevati dai sensori e tenendo conto della condizione di guida al momento dell’intervento.
Come riesce a far tutto questo senza fondere? Mediante una rete apposita di tipo CAN-BUS che lo lega al sistema di controllo della trazione (DTC) ed all’ABS.

Quindi in base alle condizioni di guida ed alle modalità di gestione della ciclistica mediante i tre programmi pre-impostati, il DDC regola continuamente lo smorzamento e le modalità di risposta del gruppo molla-ammortizzatore, andando ad agire semplicemente sulle valvole pneumatiche che controllano il flusso di passaggio tra le due cavità dell’ammortizzatore stesso. In questo modo si aumenta/riduce la sezione di passaggio, facendo variare la pressione all’interno e la relativa velocità del fluido, variando in maniera continua lo smorzamento del sistema molla-smorzatore.
Il sistema di molle/ammortizzatori DDC verrà introdotto prossimamente nei
primi modelli di serie di BMW Motorrad.

BMW Motorrad Concept Vehicle BMW E-Scooter
Il nome dice praticamente tutto: è uno concept di uno scooter elettrico.

Mobilità e piacere di guida si fondono insieme dato che non è un semplice scooter da città, ma guarda al futuro, anche in virtù di un autonomia di tutto rispetto per un motoveicolo di questa caratura.
Il BMW E-Scooter è un progetto di Commuting-vehicle futuro supportato
anche dal Ministero federale tedesco per i trasporti, l’edilizia e lo sviluppo
urbano.
Nel range d’uso cittadino, da 0 a 60 km/h, il concept dispone della potenza di necessaria per assicurare valori di accelerazione comparabili a quelli degli attuali maxi-scooter da 600 cc equipaggiati con motori a combustione interna. Il tutto garantendo un’autonomia di oltre 100 chilometri.

Per la ricarica del pack batterie occorrono poco meno di 3 ore tramite le normali prese casalinghe. Quindi totale fruizione e libertà senza doversi recare nelle colonnine di ricarica con corrente continua.
A differenza dei maxi-scooter dotati di motore endotermico, il Concept vehicle non ha un telaio centrale. Al suo posto si trova l’involucro della batteria, in alluminio, nel quale è alloggiata l’elettronica di controllo, che funge anche da elemento portante. All’involucro della batteria sono collegati il supporto del cannotto di sterzo, il telaietto posteriore e il monobraccio posteriore a cui è accoppiato l’ammortizzatore posteriore, montato in senso orizzontale.
Il motore, che in altri prodotti è alloggiato nel mozzo della ruota posteriore,
con trasmissione diretta o con ingranaggi epicicloidali, è stato, in questo caso, posizionato dietro il carter “batteria”.La trasmissione secondaria avviene attraverso una cinghia dentata, montata coassialmente rispetto all’asse del braccio e completata da un pignone.
La trasmissione di potenza alla ruota posteriore avviene attraverso una catena a rulli. In modo che nella fase di decelerazione, in rilascio o in frenata, viene recuperata dell’energia, così da aumentare l’autonomia dal 10 al 20 percento, secondo lo stile di guida.
Sul lato superiore del carter della batteria sono stati installati i componenti elettrotecnici necessari per la propulsione elettrica. Il sistema elettronico esterno della batteria raccoglie e monitora permanentemente tutti i dati, per esempio la temperatura e la tensione delle singole cellule della batteria, sia durante la guida che durante le fase di ricarica. L’elettronica funge da regolatore di guida e controlla l’elettromotore.

BMW Motorrad ConnectedRide Advanced Safety Concept

Interfacciare la telematica con le due ruote è una cosa straordinaria, un limite fino ad ora, ma BMW è riuscita ad andare oltre. Facciamo direttamente un esempio: incidente.
Ogni secondo che passa aumentano le probabilità di complicazioni per il pilota, e spesso si arriva troppo tardi sul luogo dell’incidente.
In una situazione del genere, il sistema di BMW Motorrad eCall / ACN (Emergency Call / Automatic Collision Notification; riconoscimento automatico di caduta) offre un servizio che può salvare la vita.
Se per esempio il pilota raggiunge con la sua moto, equipaggiata con il BMW Motorrad eCall, un luogo in cui ha avuto luogo un infortunio, premendo il tasto eCall può attivare la chiamata di emergenza anche manualmente. I dati sull’incidente e la posizione precisa sono inviati con i dati del GPS al BMW Callcenter che in caso di necessità trasmette le informazioni alla centrale di soccorso più vicina. Geniale, non vi pare?

Un altro sistema è quello basato sulla captazione d’informazione e di assistenza al guidatore
basato su telecamera che riesce a leggere ed interpretare la segnaletica verticale.Il sistema ad esempio informa il pilota sulla velocità massima consentita (Speed Limit Info) attraverso il riconoscimento della segnaletica e la sua visualizzazione grafica sulla strumentazione combinata. La telecamera è, inoltre, in grado di riconoscere automaticamente degli oggetti, ad esempio la presenza di ostacoli sulla carreggiata. In caso di pericolo viene emesso un segnale acustico acuto. Ancora grande innovazione al servizio del pilota.

Ultimo ma non meno importante è il sistema ConnectedRide: una vera e propria rete neurale che tiene conto delle informazioni che sono disseminate “attorno” al pilota.
Avverte se è in arrivo una perturbazione, in che direzione si sta muovendo e se vi sono possibilità di incontrare fenomeni temporaleschi lungo la propria tratta.I ricercatori studiano come algoritmo di attivazione per esempio la possibilità di valutare il numero di vetture che accendono le luci fendinebbia o attivano i tergicristalli. Questa informazione, abbinata alla temperatura esterna nella zona che circonda le vetture, potrebbe essere
utilizzata per dedurre la presenza di neve o di grandine. Altre fonti di informazioni utilizzate sono il sensore pioggia, gli interventi dei vari sistemi di regolazione come il DSC (Dynamic Stability Control) o le luci retronebbia accese.
L’assistente del traffico trasversale analizza le vetture che si avvicinano a un incrocio, la situazione del traffico momentanea e la probabilità di collisione, valutando anche il comportamento degli automobilisti in attesa di partire. Un messaggio sul cruscotto informa il guidatore, in base alle regole del codice della strada, per esempio su una possibile violazione della precedenza.
L’assistente al semaforo prevede una rete di comunicazione tra la strada, in particolare con l’impianto del semaforo, e la motocicletta. Quando il semaforo in un incrocio è rosso e la motocicletta si avvicina senza ridurre la velocità, il pilota riceve informazioni attraverso la strumentazione combinata, in tempo utile per eseguire una frenata non brusca. Nell’avvicinamento al semaforo il sistema segnala la velocità ideale per raggiungere il semaforo quando questo sarà verde.
L’avvertimento di ostacolo avvisa il motociclista attraverso un segnale al cruscotto, addirittura anche con annuncio vocale, quando sulla strada vi è un ostacolo, per esempio olio, ghiaia o una vettura ferma. La segnalazione è collegata a un indicatore della distanza dell’ostacolo e può essere attivato a seguito di un segnale emesso dal veicolo/dai veicoli che precedono e i quali trasmettono il messaggio di avvertimento e la posizione dell’ostacolo al traffico che segue.
L’assistente di sorpasso permette alle altre vetture di riconoscere meglio la manovra di sorpasso della motocicletta. I sensori montati già di serie per i sistemi Race ABS e DTC permettono di rilevare una manovra di sorpasso della motocicletta. Qualora la vettura che precede, dovesse iniziare una manovra di sorpasso contemporaneamente alla motocicletta, abbandonando la propria corsia di marcia senza vedere il motociclista o valutandone in modo errato la velocità, il motociclista sarebbe in pericolo. Delle unità LED supplementari
negli indicatori di direzione rafforzano l’effetto del segnale, così che la motocicletta sia riconoscibile nel campo visivo periferico dell’automobilista.



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