BMW: multa da 130 milioni di euro in Svizzera


La Commissione per la Concorrenza svizzera ha annunciato oggi una durissima sanzione nei confronti della BMW, ritenuta colpevole di aver ostacolato le importazioni parallele nel Paese. La multa a cui è stata condannata la Casa bavarese ammonta a 156 milioni di franchi svizzeri, pari a circa 130 milioni di euro al cambio attuale.

Il testo della sanzione. BMW SA ha isolato il mercato svizzero vietando ai propri concessionari nello SEE (Spazio Economico Europeo) di vendere veicoli nuovi delle marche BMW e Mini a dei clienti in Svizzera. BMW SA dovrà adattare i suoi contratti con i concessionari nello SEE, sopprimendo la clausola che ne vieta l’esportazione, e informare i concessionari nello SEE di questa modifica”. Questo è quanto si legge nella comunicazione ufficiale emanata dalla Confederazione Elvetica.

Da dove nasce tutto questo?
Da una inchiesta del 25 Ottobre 2010 dove la commissione della Concorrenza (COMCO) indaga per la pratica illegale di divieto di vendita delle vetture tedesche ai clienti residenti in svizzera. Un portavoce Bmw, infatti, avrebbe confermato che le concessionarie europee non vendono auto a clienti “residenti in Svizzera”, i quali avrebbero cercato di trarre vantaggio dalla forza del Franco per comprare le auto in territorio tedesco o austriaco, dove i veicoli verrebbero a costare di meno.

La BMW dovrà ora adeguarsi, adattando i suoi contratti con i concessionari nello SEE sopprimendo la clausola di divieto di esportazione.

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