BMW e Toyota: quanto vere sono le voci sul possibile accordo?

Accordo BMW e Toyota

In questi giorni la stampa automotive ha messo in risalto la notizia che BMW e Toyota sarebbero in trattative per uno scambio di tecnologie reciproco. BMW infatti sarebbe interessata al sistema ibrido giapponese (diciamoci la verità, tale sistema è due gradini sopra l’attuale sistema ibrido BMW) mentre i giapponesi sarebbero interessati ai motori diesel BMW, in particolare al 2.0d.

Ma mettiamo ordine ai fatti:

  1. BMW avrebbe accesso a tutta la tecnologia Toyota Hybrid Sinergy Drive (inverter, controller elettronici, motori elettrici, ecc…) ma con motori termici prodotti in proprio (come avviene per Mazda)
  2. Toyota avrebbe in cambio i 4 cilindri diesel di produzione BMW, precisamente il 2.0d declinato nelle varie potenze da 143, 163, 184 e 218CV. Ma attenzione: tali motori interesserebbero solo la gamma Toyota (in modo da rimpiazzare i 2.0 e 2.2 D-4D) ma risulterebbe esclusa la Lexus (peccato, mi sarebbe piaciuto vedere una sfida Lexus -motorizzata BMW- vs Infiniti -motorizzata Mercedes grazie all’accordo Renault e Daimler- ).

Ci sono alcuni dubbi da parte del sottoscritto sulla situazione Toyota: attualmente ha in gamma tre turbodiesel, un piccolo 1.4 (montato anche sulla prima MINI One D), un 2.0 dalla potenza modesta e un sofisticato 2.2 declinato in due livelli di potenza (150 e 177CV). Se da un lato possiamo capire l’esigenza di sostituire il 2.0 dato che è un motore non più recente, il 2.2 D-CAT è un motore tecnicamente molto sofisticato e molto parco nei consumi.

Quindi il dubbio principale è: che vantaggio avrebbe Toyota a cedere una tecnologia ibrida (che ormai è la sua bandiera) su cui ha investito molto, per avere in cambio un motore diesel che seppur eccezionale, non darebbe risultati sperati? Non credo che i clienti europei d’ora in poi si metteranno ad acquistare una Toyota diesel solo perché è motorizzata BMW. Inoltre la mancanza della Lexus nella possibilità d’applicazione dei diesel bavaresi mette ancora più ombre nella questione: il vecchio continente per la Lexus è una bestia nera, proprio a mancanza di un motore diesel di alto livello (ok, c’è il 2.2 D-CAT sulla IS, ma è mortificato dal peso della vettura e dalla mancanza di un automatico) da impiegare in gamma.

Ora, non voglio far passare per una bufala le voci dell’accordo nippo-tedesco, ma ci andrei molto cauto.

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