BMW M8 GTE: tutti i suoi segreti

 

BMW M8 GTE Engineering - BMW Serie 8 - BMW M8

Dopo la recente 24h di Daytona, la BMW M8 GTE si è dimostrata una vettura assolutamente valida. Non aver avuto problemi tecnici durante una gara così impegnativa è un traguardo di rilievo per una debuttante

La meccanica e la tecnica la fanno da padrone e così andiamo a scoprire alcuni retroscena della nuova BMW M8 GTE

È un successo assoluto, sebbene ci sia stato solo un settimo posto alla fine della Rolex 24 Hours of Daytona, per una vettura che è stata realizzata da zero. La BMW M8 GTE non è stata derivata da nessun veicolo di serie ed ha sostituito egregiamente la BMW M6 GTLM. Difatti, abbiamo già parlato dello sviluppo congiunto che si è avuto tra la versione da gara e la BMW M8 stradale. Le analogie, le differenze e l’impegno che ha richiesto una sfida del genere. Ora è il momento di indagare “sotto pelle”.

I ragazzi di BMWBlog, con l’appoggio di BMW Nord America, hanno avuto la possibilità di osservare da molto vicino la BMW M8 GTE accompagnati da un Cicerone d’eccezione: Jens Marquard, il Direttore di BMW Motorsport.

Il Balance of Performance

Purtroppo, con le attuali regole del campionato IMSA, il BoP (Balance of Performance) assegnato alla BMW M8 GTE dalla federazione, non è dei più favorevoli. Questo è stato il motivo principale che ha estromesso dal podio la vettura del BMW Team RLL. In tutta franchezza, accantonando per un attimo le regole e i limiti imposti, aver la possibilità di osservare una vettura da gara da così vicino è assolutamente pornografico.

Per tutti coloro che amano le vetture e la meccanica, vedere un’auto come la BMW M8 GTE ridotta al minimo è una vera sorpresa. Vedendo come è realizzata, i materiali utilizzati e l’ingegnosità necessaria per realizzarla da una macchina stradale è davvero incredibile.

Under the hood

Sotto il cofano, il motore è arretrato molto verso l’abitacolo. In realtà, è effettivamente imbullonato direttamente al telaio della BMW M8 GTE, rendendolo un membro portante dello stesso. Ciò consente al telaio dell’auto di essere molto più rigido, aiutando la vettura nelle fasi di deriva ed aumentandone l’agilità, riducendo anche un po’ di peso. Questo particolare, ovviamente, non sarà presente nella vettura stradale, anche perché avere il motore con funzione portante, riduce di molto il comfort all’interno dell’abitacolo. Questo perché tutte le sue vibrazioni vengono interamente trasmesse allo stesso. Se aveste dei dubbi, chiedete a chi possiede una Ferrari F50. 

Il V8 4.0 litri TwinTurbo P63

Sulla precedente BMW M6 GTLM il V8 4.4 TwinTurbo era derivato al 95% da quello di produzione. Il nuovissimo P63 prende solo il 40% dal nuovo V8 4.4 TwinTurbo della futura BMW M8. Prima di tutto la cilindrata è stata ridotta a 4 litri, ha una gestione elettronica da gara ed ha un albero motore piatto. Per specifiche regolamentari la pressione di sovralimentazione è limitata, anche se Jens Marquard afferma che possa sprigionare oltre 600 CV. Questa potenza, invece, verrà raggiunta dalla BMW M8 Coupe’.

Turbocompressori e fibra di carbonio in bella mostra

Una volta rimossa, grazie ai sistemi di sgancio rapido, l’intera parte anteriore della vettura, si accede al cuore esposto della stessa. I turbocompressori ed il loro impianto “respiratorio” dalle generose dimensioni dominano il panorama. Enormi prese d’aria in fibra di carbonio davanti a loro corredano l’opera. È inoltre possibile vedere la cremagliera dello sterzo, gli ammortizzatori Öhlins e gli enormi freni Brembo. Vedere il livello di tecnologia ed ingegneria, puramente focalizzato per raggiungere le massime prestazioni è assolutamente un piacere. Nulla sulla BMW M8 GTE è progettato per essere bello, ma è ciò che lo rende davvero bella. È pura funzione su qualsiasi tipo di forma. La trasmissione transaxle è realizzata da X-Trac.

Uno sguardo che buca la notte

Quando la vettura si ricompone, abbiamo modo di osservare i fari anteriori con tecnologia LASER, che non solo sono molto più luminosi dei LED, ma il loro fascio luminoso è molto esteso, aiutando i piloti a vedere di notte e nelle prime ore del mattino. Sono anche più leggeri rispetto alle unità a LED sulla maggior parte delle auto stradali. Inoltre, sembrano fantastici.

Sul retro c’è un diffusore in fibra di carbonio in corpo unico che è parte integrante dell’auto; è possibile rimuoverlo in un unico momento, dopo aver svitato solo pochi elementi di fissaggio. I pezzi devono essere rimossi rapidamente in modo da limitare i tempi di fermo ai box, quindi ci sono meno pannelli di carrozzeria possibili e tutti vengono ancorati con pochi bulloni.

L’abitacolo della BMW M8 GTE

All’interno, una pedaliera regolabile accomoda le richiede dei piloti. Sedile e volante restano fissi. Il “cruscotto” incorpora un sistema radar per mostrare le vetture antecedenti, mentre dietro una telecamera aiuta il guidatore per le sue manovre. Il BMW Motorsport Ambassador, Bill Auberlen, afferma che la BMW M8 GTE è molto più facile da guidare e gestire rispetto alla precedente M6 GTLM.

La BMW M8 GTE è una macchina straordinaria costruita per andare veloce e solo per quello. C’è pochissima estetica, ma ciò non significa che sia brutta. È una macchina stupenda e diventa ancora più bella quando vedi come è fatta. È sia pornografia meccanica sia opera d’arte.

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