Polestar 1: 600 CV e 1000 Nm per sfidare la BMW M4 e sorelle

Polestar 1 - Volvo S90 Coupe 2018

Polestar 1: 600 CV e 1000 Nm per questa sportiva plug-in-hybrid. Motore termico da 2.0 litri ed un doppio motore elettrico, per sfidare la BMW M4 e company

Spinta da un 4 cilindri turbo benzina da 2.0 litri e 320 CV e da un doppio motore elettrico all’asse posteriore, scatta da ferma a 100 km/h in appena 3.8 secondi

Partiamo dai numeri. Polestar 1. E’ il primo modello a marchio Polestar, la divisione sportiva “sostenibile” del brand Volvo. Gli Svedesi hanno creato una joint venture con due aziende all’interno dell’azienda madre, Zhejiang Geely Holding. Geely è infatti proprietaria di Volvo dall’Agosto 2010. Tale Joint Venture è capitalizzata con 640 milioni di Euro di capitale sociale per supportare lo sviluppo di Polestar.

Polestar ha confermato i piani per la produzione dei suoi primi tre modelli, per la realizzazione di una fabbrica dedicata in Cina e per un processo di commercializzazione delle auto orientato al cliente e che stabilirà un nuovo riferimento del mercato per quanto riguarda le vetture ad alte prestazioni. Questo perché si prevede che oltre il 40% delle vendite globali di auto entro 20 anni sarà dato da veicoli elettrici.

Thomas Ingenlath, amministratore delegato di Polestar ha detto:

“Polestar 1 è la prima vettura a portare il brand Polestar sul cofano, una bellissima GT con una tecnologia straordinaria, un ottimo inizio per il nostro nuovo marchio Polestar: tutte le future vetture di Polestar dispongono di un propulsore completamente elettrico che consegna il nostro brand ad esser come punto di riferimento tra le sportive elettrificate “.

Pure, Progressive, Performance: Polestar 1

Polestar 1 è una Grand Tourer Coupé due porte, 2 posti più 2, spinta da un propulsore Electric Performance Hybrid. In pratica un’auto elettrica supportata da un motore a combustione interna capace di un’autonomia di 150 km in puro utilizzo elettrico – la più estesa autonomia in full electric rispetto a qualsiasi altro ibrido oggi sul mercato. La sua potenza di 600 CV e la coppia pari a 1000 Nm la collocano di diritto – e saldamente – nel segmento delle vetture ad alte prestazioni.

All’anteriore troviamo il 4 cilindri VEA da 2.0 litri con turbocompressore e compressore volumetrico che è in grado di erogare ben 320 CV, mentre al posteriore due motori elettrici, collegati fra loro da un meccanismo a planetario, erogano i restanti 220 CV (280 CV sono di picco).

Questo particolare sistema, consente una perfetta distribuzione della coppia, calibrandola in maniera ottimale in base alle condizioni di utilizzo e del fondo stradale. Non è più necessario intervenire mediante i sistemi ABS per frenare la ruota interna (Torque Vectoring), ma basta far leva sul planetario interasse fra i due motori elettrici.

La base è la piattaforma SPA

Polestar 1 è basata sulla Scalable Platform Architecture (SPA) di Volvo, ma circa il 50% dell’auto è inedito e realizzato specificamente dagli ingegneri di Polestar. Lunga 4.5 metri (- 60 cm rispetto alla S90) e con un passo più corto di 320 mm, la nuova Polestar 1 riceve anche una riduzione dei volumi posteriori di 200 mm. 

Sospensioni di primo livello con Ohlins

Per rendere ancora più efficaci le sue caratteristiche dinamiche, Polestar 1 trae beneficio da una serie di nuove tecnologie mirate a renderla una vera auto tutta da guidare. Polestar 1 è la prima auto al mondo a essere equipaggiata con la sofisticata tecnologia applicata al telaio resa possibile dalle nuovissime sospensioni elettroniche a controllo continuo della Öhlins – Continuously Controlled Electronic Suspension (CESi). Ogni ammortizzatore Öhlins è dotato di una nuova valvola elettronica, installata per la prima volta su un’autovettura stradale in combinazione con gli ammortizzatori Öhlins. La valvola controlla costantemente le azioni del conducente e le condizioni della superficie stradale, reagendo in due millisecondi per cambiare immediatamente le caratteristiche di guida alle esigenze prevalenti. 

Per la prima volta su una sospensione di Öhlins, il conducente può anche apportare modifiche alle impostazioni di sospensione all’interno della vettura, costantemente in grado di adattare la smorzamento del telaio e la qualità di guida alle proprie esigenze.

Il telaio è in Carbon Fiber Reinforced Plastic (CFRP)

Il telaio in fibra di carbonio riduce il peso (-230 kg rispetto a quello tradizionale) e aumenta la rigidità torsionale del 45% (da 22 N/mm^2 a 32 N/mm^2), contribuendo nel frattempo ad abbassare il baricentro dell’auto. La distribuzione delle masse è fissa a 48% – 52% tra asse anteriore e posteriore, garantendo così una motricità ottimale.

Per frenare questo gigante, si fa leva su un impianto frenante dotato di dischi da 400 mm.

Si compra? No, solo noleggio!

Le auto verranno ordinate al 100% on line e offerte sulla base di abbonamenti di due o tre anni. La formula, che non prevede alcun apporto o deposito iniziale e sarà del tipo all-inclusive, prevede servizi quali ritiro e riconsegna dell’auto a casa in caso di manutenzione e la possibilità di utilizzare un altro modello della gamma Polestar, il tutto compreso nella rata mensile.

Inoltre, se saranno necessari accessori specifici – ma per un periodo limitato di tempo, come ad esempio un portasci da tetto – basterà contattare Polestar che provvederà ad installare e collaudare il tutto e rimuoverlo una volta che non sarà più necessario. Il tutto verrà semplicemente accreditato sul canone mensile della vettura.

L’abbonamento con rata fissa significa che avere una Polestar diventa un’esperienza priva di problemi per il cliente. Ulteriormente facilitata dalla tecnologia Phone-As-Key, che consente al proprietario dell’auto di condividere una chiave virtuale – e quindi l’utilizzo dell’auto – con altre persone di sua scelta e di accedere a una serie di servizi on-demand. Tali servizi di concierge semplificano l’esperienza di utilizzo del cliente, che si può concentrare esclusivamente sul piacere di guida.

Per la prima volta totalmente Made in China

La nuova Polestar 1 sarà costruita in uno stabilimento di ultima generazione, Polestar Production Center di Chengdu, in Cina. Attualmente in fase di costruzione e sarà completata a metà del 2018, il nuovo Polestar Production Center è stato attentamente creato insieme agli architetti internazionali premiati, Snöhetta dalla Norvegia.

Il nuovo centro di produzione Polestar ospiterà anche uno dei primi Polestar Spaces, con una pista di test del cliente costruita all’interno del campus per consentire ai potenziali clienti di valutare l’auto in condizioni estreme non possibili su strade pubbliche.

Una volta completata, il nuovo Centro di Produzione Polestar sarà la fabbrica automobilistica più rispettosa dell’ambiente in Cina ed una delle più efficienti del mondo, con un obiettivo di status Gold nei ranghi LEED riconosciuti a livello mondiale (Leadership in Energy and Environmental Design ).

“Il nostro nuovo Polestar Production Center non è una fabbrica di automobili ordinarie. È stato progettato per la produzione a basso volume di Polestar 1, ma è anche stato progettato per soddisfare i volumi più grandi del futuro. Il Polestar Production Center è stato anche progettato per rappresentare una forte rappresentazione del nostro marchio così come uno stato di “l’impianto di produzione”.

Jonathan Goodman, Chief Operating Officer di Polestar.

Dopo Polestar 1, seguiranno Polestar 2 e Polestar 3

Tutte le future Polestar avranno motorizzazioni completamente elettriche. Polestar 2 inizierà a essere prodotta sempre nel 2019 e sarà la prima battery-electric vehicle (BEV) di Volvo Car Group. Sarà una BEV mid-size ed entrerà in competizione con prodotti come Tesla Model 3; di conseguenza, avrà volumi di produzione più elevati rispetto a Polestar 1. La fase iniziale della proposta di prodotti Polestar si completerà quindi con il successivo arrivo di Polestar 3, un ulteriore BEV in stile SUV di maggiori dimensioni, che definirà una moderna espressione di prestazioni elettriche e dinamica di guida.

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