Nuova Mini Cooper D: il nostro test su strada

La nuova Mini Cooper D provata da noi

La nuova Mini Cooper D provata da noi

1…2…3 buona la terza: Mini è England, è Cooper, è Rally, è prestazioni per tutti, ma sopratutto è divertimento.
Da tre generazioni e da oltre 50 anni, il nome Cooper identifica ciò che MINI è in grado di offrire quando si tratta di divertimento di guida. L’idea – nata dalla mente geniale di John Cooper, progettista di Formula Uno – di incrementare le prestazioni della piccola e agile vettura per trasformarla in un veicolo sportivo su strada e su pista, non ha perso nulla del suo fascino. La chiave sta nel fondamentale principio di un uso creativo dello spazio, unito all’inimitabile go-kart feeling, che fa da trait d’union per le tre generazioni della mitica auto di piccole dimensioni. Quando Alec Issigonis propose di sviluppare una nuova vettura di piccole dimensioni per la British Motor Corporation a metà degli anni Cinquanta, le sue priorità erano lo spazio e il prezzo. Infatti, con poco più di tre metri di lunghezza, la Mini classica offriva spazi sorprendentemente generosi per i passeggeri e il loro equipaggiamento.
Ma cosa è rimasto di tutto questo nella nuova Mini di terza generazione? Scopriamolo insieme!

Nuova maxi…Mini

La nuova Mini (codice interno F56) è maturata. Non è più solamente un auto giocattolo, ma ricalca, ancora più in questa declinazione, l’idea di status symbol per quella fascia di clientela che sa cosa ricerca in una Mini: divertimento, personalizzazione, glamour.

Cresce in tutte le direzioni: lunghezza aumentata di 44 millimetri, l’altezza di 7 millimetri, inoltre il passo allungato (+28 millimetri) e la carreggiata allargata (anteriore +42, posteriore +34 millimetri) la rendono leggermente più abitabile e sfruttabile del modello che va a sostituire. Dove si avvertono maggiormente i millimetri in più è nel vano bagagli, la cui capienza è aumentata di ben 51 litri arrivando ad un valore umano di 211 litri. Altro aspetto dove i millimetri hanno fatto la differenza è nel muso anteriore, che a causa delle norme di sicurezza per i pedoni, ha visto estender il proprio sbalzo, conferendo una espressione più “anabolizzata” del tipico sguardo Mini.
Le dimensioni diventano, quindi, 3.821 millimetri per la lunghezza (MINI Cooper S: 3.850 millimetri), larghezza: 1.727 millimetri, altezza: 1.414 millimetri, passo: 2.495 millimetri.
Il nuovo pianale sviluppato da BMW (UKL1) non tradisce però le aspettative di guida e divertimento che si aspettano i clienti Mini. Veloce e sincera come sempre, agile e con un comando del volante che vi farà sentire un tutt’uno con la strada. Crescono le dimensioni, crescono i contenuti – di cui parleremo in maniera approfondita successivamente – decrescono i cilindri: la nuova Mini è equipaggiata con una nuova gamma di propulsori a 3 e 4 cilindri tutti sovralimentati.

Less is more?

La vettura messoci a disposizione dalla Concessionaria BMW-Mini “Esclusiva S.p.A.” di Salerno del gruppo Laus, è una Mini Cooper D, spinta per l’appunto dal nuovissimo B37 1.5 litri 3 cilindri con tecnologia TwinPowerTurbo in grado di erogare 85 kW/116 CV a 4000 rpm ed una coppia massima di 270 N m a 1750 rpm, che le consentono – indifferentemente se con trasmissione manuale o automatica – di coprire l’onanistico 0-100 km/h in appena 9.2 secondi. Ma non è questo il dato fondamentale. Quello che si apprezza di questo nuovo propulsore a 3 cilindri è la totale assenza di vibrazioni percepite nell’abitacolo e la sua voce non è mai fonte di disturbo per passeggeri e guidatore.

L’accoppiata con il nuovo cambio automatico a 6 rapporti, sviluppato dalla Aisin, è vincente. I due sistemi si interfacciano sempre in maniera ottimale, sia che si voglia viaggiare in marcia cittadina sfruttando lo snocciolamento delle marce quasi impercettibile dell’automatico giapponese, sia sfruttando ogni singola molecola di gasolio in una guida veloce. Per inteso, siamo sempre parlando di un diesel, per quanto la sua voce sia irriconoscibile se non per due elementi: il fondoscala del contagiri a poco più di 5000 rpm ed i consumi che dai dati dichiarati si fermano ad un sensazionalistico 3.7 litri/100 km in ciclo combinato per la Cooper D automatica, ma che nel nostro test di guida non abbiamo mai lontanamente raggiunto. Il nostro “traguardo” è stato di appena 9.2 litri per 100 km, con guidatore, 2 passeggeri e climatizzatore in funzione.

Come va allora questo nuovo 3 cilindri? E’ un ottimo propulsore, rotondo, pastoso e che lasciato in completa gestione al cambio automatico nella selezione dei rapporti (per inciso l’automatico sul modello precedente era un optional disponibile solo con il propulsore da 2.0 litri,ndr) è quasi elettrico nel funzionamento. Dove si avvertono i limiti di questo diesel è in alto, dove superati i 3’500 rpm decresce in maniera lenta ed in una piccola zona tra i 1’000 e 1’200 rpm. Per il resto ha una buona schiena ai medi e proietta la Mini a velocità da codice in un battibaleno. In modalità Sport e cambio in modalità Sportiva, bastano pochi gradi dell’acceleratore per far “fuggire” tra le altre vetture questa “city bulldog”, ma a dispetto del simpatico quadrupede, la Mini ha un andamento tutt’altro che goffo.

Come si guida?
Il nuovo telaio, con passo allungato, aumenta la stabilità della vettura che sembra sempre ben piazzata al suolo. Lo sterzo – fiore all’occhiello dei tecnici anglo-tedeschi – è sempre fedele e comunicativo. Ha un ottimo ritorno e non risente degli influssi di coppia motrice sulle ruote anteriori. Davvero un comando che non fa rimpiangere i cari idraulici di una volta. L’inserimento in curva è sempre sincero e basta poco per avere il totale appoggio delle ruote esterne. Le percorrenze in curva sono sempre elevate e fortuna che i nuovi sedili sono stati profilati in maniera migliore per trattenere il corpo. I freni sono potenti e ben modulabili, a maggior ragione se consideriamo lo “stress” aggiuntivo dovuto alla trasmissione automatica che fa perdere in freno motore.
L’esemplare che abbiamo testato era equipaggiato con il sistema opzionale di controllo attivo delle sospensioni, chiamato Dynamic Damper Control, che mediante l’opportuno selettore delle modalità di guida consente di scegliere tra due linee caratteristiche di risposta della taratura degli ammortizzatori, così che a seconda della situazione di guida è attivabile una reazione alle irregolarità del fondo stradale orientata al comfort oppure più sportiva. La regolazione della fase di estensione e di compressione avviene attraverso il controllo elettronico delle valvole degli ammortizzatori. Dobbiamo dire che – in associazione con i cerchi in lega leggera da 17″ – lo smorzamento delle asperità non era ottimale. Anzi le risposte del reparto sospensivo sono secche e sopratutto ai passeggeri posteriori trasmettono ogni irregolarità del fondo stradale. In comfort la situazione migliora, ma non ci aspettiamo miracoli: il setup generale è imperniato sulla guida, non sul comfort.
Nella nuova MINI la regolazione della stabilità di guida va dal sistema DSC (Dynamic Stability Control) che include, oltre al sistema antibloccaggio ABS, anche la ripartizione elettronica della forza frenante EBD (Electronic Brakeforce Distribution), la regolazione della frenata in curva CBC (Cornering Brake Control) e l’assistente di frenata che lavora in associazione con l’assistenza alla partenza, la funzione freni asciutti, la compensazione del fading e la modalità DTC (Dynamic Traction Control) che tollera uno slittamento controllato delle ruote motrici, così da facilitare la partenza sulla sabbia o sulla neve profonda. Quando il sistema di stabilità di guida è disattivato (modalità DSC-Off), nelle curve strette una funzione elettronica di bloccaggio del differenziale dell’asse anteriore provvede a frenare in modo adeguato la ruota motrice che slitta e a convogliare la coppia motrice sull’altra ruota. Il sistema definito Electronic Differential Lock Control (EDLC) supporta così l’avanzamento della vettura senza influenzarne negativamente il comportamento autosterzante.

Ma dietro a tutta questa elettronica c’è comunque un telaio che è stato progettato tenendo in mente dinamica di guida, leggerezza e robustezza. Il reparto sospensivo resta di prim’ordine con un un cinematismo McPherson con braccio oscillante in alluminio e supporto degli assali e bracci trasversali in acciaio altamente resistente all’asse anteriore, mentre per il posteriore abbiamo un più raffinato multilink a 5 bracci in lega leggera. Fiore all’occhiello è la sicurezza attiva: difatti, per la prima volta su Mini in caso di una collisione con un pedone rilevata da speciali sensori, un meccanismo pirotecnico attiva il sollevamento del cofano motore. Si forma così una zona di deformazione supplementare che contribuisce a ridurre il rischio di un urto con i componenti particolarmente duri del motore. In più debutta il Cruise Control adattivo con sistema anticollisione che provvede, assegnata la distanza di sicurezza, di mantenerla costante nel tempo.

Nella nuova MINI, la tecnologia MINIMALISM, di serie, include, oltre alla funzione Automatic Start/Stop, anche ampi interventi di ottimizzazione del peso e della resistenza aerodinamica, come per esempio nelle vetture a cambio manuale l’indicatore del punto ottimale di cambiata, la Brake Energy Regeneration e il controllo della pompa del carburante e del liquido di raffreddamento e di altri gruppi secondari in base al fabbisogno effettivo. Il servosterzo elettromeccanico funziona con la stessa efficienza delle pompe dell’olio regolate dalla mappatura di tutti i motori. Al momento di avviamento dei propulsori diesel un processo ottimizzato di pre-incandescenza riduce il fabbisogno energetico del 50 percento circa.
A seconda della variante di modello, una sensibile ottimizzazione delle caratteristiche aerodinamiche viene raggiunta attraverso le alette di raffreddamento attive, un ampio rivestimento del sottoscocca ed elementi di convogliamento dell’aria nella sezione superiore dei montanti C. Con un coefficiente di resistenza aerodinamica (valore cx) di 0,28 e 0,31 (MINI Cooper S) la nuova MINI si posiziona al vertice del segmento di appartenenza anche nel campo dell’aerodinamica.

Gli interni: abitabilità e contenuti
La nuova Mini è diventata molto matura. E’ rifinita in maniera impeccabile con una qualità degli interni di vettura di categoria superiore. Partendo dalla plancia, rifinita con materiali di prim’ordine e da uno schiumato morbido al tatto che reinventa il grande “oblò” centrale delle precedenti Mini, adibendolo a ponte di comando per l’intera interfaccia info-telematica. I comandi attorno al volante sono ben raccolti e facilmente azionabili, dissastato troppo in basso a sinistra il comando per l’accensione degli anabbaglianti, ma che si può giustificare se lasciate il reostato fisso in modalità accensione automatica. Diverso il posizionamento dei comandi degli alzacristalli elettrici che ora, finalmente, sono posizionati sulle portiere con tutti i comandi di regolazione automatica degli specchi retrovisori laterali.

Una delle principali novità è costituita dalla strumentazione combinata collocata sul piantone dello sterzo. La velocità e il numero di giri del motore, nonché la riserva di carburante, vengono visualizzati attraverso delle strumentazioni circolari sovrapposte. All’interno della scala del tachimetro è stato sistemato un display a colori per i messaggi di Check-Control, le indicazioni di stato della vettura e le spie ottiche che informano circa i sistemi attivi di assistenza del guidatore.

I comandi a bilanciere sono stati ridisegnati e sono ora più intuitivi e meno “plasticosi”: scenografico l’avviamento che è Keyless con il bilanciere “Start/Stop” di tonalità rossa che consente all’auto di prender vita ed illuminarsi, nel vero senso della parola.

Grazie al pacchetto “Luci Interne” è possibile cambiare la cromia delle luci abitacolo, delle cornici attorno alle maniglie e della grossa corona centrale attorno alla quale ruota l’intero infotainment.

Tutto il pacchetto telematico è ora mutuato da BMW, con il grande display del Navigatore Professional da ben 8.8″ e dal sistema I-DriveII che viene chiamato Mini Controller e che da la possibilità – oltre di muoversi fra gli 8 punti cardinali – di avere il riconoscimento della scrittura e relativa immissione dei caratteri tramite semplice inserimento touch. Tutto a vantaggio dell’usabilità del sistema, se non fosse per la sua posizione quasi nascosta verso il basso rispetto alla plancia, che costringe ad effettuare qualche contorsione per l’inserimento della destinazione su Navigatore o per effettuare chiamate tramite Bluetooth. Altra qualità eccitante della nuova Mini, è il nuovo optional MINI Driving Modes che consente una configurazione personalizzata della vettura che influenza non solo la linea caratteristica del pedale dell’acceleratore e dello sterzo e, nella MINI Cooper S, l’acustica del motore, bensì anche, quando sono montati, la luce d’ambiente, le indicazioni della strumentazione centrale, i tempi di cambiata del cambio automatico e le caratteristiche del Dynamic Damper Control, un optional disponibile per la prima volta. Oltre al settaggio standard MID Mode sono attivabili le modalità di guida SPORT e GREEN. In combinazione con il cambio automatico, la modalità di guida GREEN orientata all’efficienza consente anche di utilizzare la funzione sailing con separazione della catena cinematica che avviene nel campo di velocità tra i 50 e i 160 km/h. Inoltre è stata notevolmente ampliata l’offerta di sistemi di assistenza del guidatore disponibili come optional. Per la nuova MINI vengono offerti per la prima volta l’Head-Up-Display che fuoriesce dietro il piantone dello sterzo, il sistema Driving Assistant con regolazione attiva della velocità su base di una telecamera, l’avvertimento di rischio di tamponamento e di investimento pedoni, l’High Beam Assistant e il riconoscimento della segnaletica stradale, nonché il Park Assistant e la telecamera di retromarcia. Anche la varietà unica del programma di In-Car-Infotainment di MINI Connected, che non offre nessun competitor, ha raggiunto una dimensione nuova. Come prima automobile del segmento di appartenenza, la nuova MINI è equipaggiabile con una carta SIM integrata fissa nella vettura. La carta SIM mette a disposizione l‘Emergency Call con rilevazione automatica della vettura e riconoscimento della gravità dell’infortunio, inoltre i MINI Teleservices. Le funzioni di social network ed infotainment integrabili nella vettura attraverso le applicazioni ufficiali sono disponibili sia per l’Apple iPhone che per gli smartphone funzionanti con il sistema operativo Android.

Divagazione sulla telematica di bordo, passiamo ai sedili ed alla abitabilità. La vettura ha dei sedili molto contenitivi, che sull’esemplare provato erano in tonalità Cross Punch Dark Truffle (facente parte del pacchetto Chocolate) in misto pelle traforata losangata e scamosciato.Una delizia per gli occhi e per la qualità dei pellami. Vi abbracciano come se foste un vecchio amico e vi trattengono se i ritmi si fanno decisamente elevati. L’abitabilità per due dietro è sufficiente, e le ginocchia hanno spazio a sufficienza per muoversi il tanto che basta per non perder sensibilità alle stesse. Unico neo di ogni Mini è l’accessibilità ai posti posteriori, sopratutto per il capo, che costringe a più di una contorsione per accedere al divanetto biposto posteriore. Stesso divanetto che è frazionabile in modalità 1/3-2/3 in modo da aumentare la sfruttabilità del bagaglio che si dimostra esser molto ben rifinito e curato nei minimi particolari. Lodevole anche gli inserti in “effetto legno” e le cornici cromate degli interni, che non causano gli anti-estetici riflessi sul parabrezza quando investiti dalla luce solare. Menzione positiva per i materiali scelti per l’imperiale ed il fondo vettura, che non lasciano trasparire lamierati a vista. Tocco di classe, vetri a giorno per le portiere.

Le esclusività: Fari Full-LED ed Head Up Display
Nella nuova MINI sia i classici proiettori circolari, incorniciati da un largo anello cromato, che le luci supplementari tonde, integrate nella grembiulatura anteriore sono realizzate con tecnologia Full-LED. La nuova tecnologia forte di una potenza di appena 25W (quindi non necessitano di sistemi lavafari aggiuntivi) fungono sia da funzione anabbagliante che abbagliante, inoltre vengono da un anello di luce diurna a LED che nella sezione inferiore si estende fino agli indicatori di direzione bianchi. Un altro optional offerto sono i proiettori a LED con luce adattiva in curva che a seconda della situazione di guida offrono un’illuminazione ottimale della strada e dei bordi della carreggiata e comprendono la luce di svolta a LED. Anche le luci fendinebbia, offerte come optional, sono disponibili sia come fari alogeni che in tecnica a LED.
Il MINI Head-Up-Display che visualizza le informazioni principali sulla guida su un display che fuoriesce nella sezione superiore della plancia portastrumenti, tra il parabrezza e il volante. Tali informazioni includono l’indicazione della velocità in forma numerica, informazioni relative alla navigazione rappresentate come grafici a freccia e disegni d’incroci, spie ottiche dell’avvertimento di rischio di tamponamento, simboli dei sistemi Speed Limit Info e l’indicazione di divieto di sorpasso, messaggi di Check Control e dettagli relativi al programma di entertainment, come nomi di stazioni radio o di brani musicali.

Pro e Contro

Punto di forza della nuova Mini è sicuramente la guidabilità, le rifiniture degli interni e la loro qualità intrinseca, unita ad una ampia personalizzazione del modello. Menzione va al propulsore 3 cilindri, che non sembra affatto di frazionamento dispari, ed all’ottimo cambio automatico che non mostra lacune se non una minima lentezza nel passaggio superiore alle basse velocità. Ottimo lo sterzo

Non c’è piaciuta l’abitabilità nei posti posteriori, ancora un po’ troppo sacrificata e la relativa accessibilità agli stessi. Non c’è piaciuto il posizionamento del comando Mini Controller, troppo in basso e fuori portata dal “ponte di comando centrale”. Sopratutto manca ancora la spia di controllo del livello liquido refrigerante. La qualità si paga è vero, ma i quasi 35mila € dell’esemplare da noi provato ci sono apparsi un po’ fuori mercato, dando la possibilità di rivolgersi ad altre concorrenti che però non offrono tutte le novità introdotte dalla nuova Mini.

In sintesi

La vettura è sicuramente valida, lodevoli i comandi di sterzo e freni ed ottimo il propulsore ed il gruppo cambio. La stabilità e l’inserimento in curva è il suo piatto forte. Ottima cittadina e vettura da misto veloce. Presumiamo una bomba in allestimento Cooper S con il 2.0 litri Turbo da 192 CV che ci riserveremo di provare più avanti. Contenuti di prim’ordine, ma a che prezzo. Abitabilità da rivedere, ma si può rimediare con la variante 5 porte che arriverà da qui a 8 mesi.

L’esemplare da noi provato

Mini Cooper D – Prezzo di listino 21’950€ IVA Inclusa (IPT e messa su strada escluse)
Propulsore B37 3 cilindri da 1.5 litri
Potenza 85 kW / 116 CV @ 4’000 rpm
Coppia Massima 270 N m @ 1’750 rpm
Accelerazione 0-100km/h 9.2 s
Velocità Massima 204 km/h
Classe Anti-Inquinamento Euro6

Optional presenti:

Esterno    
Iced Chocolate B49 € 550,00
Cerchi in lega 17″ Cosmos Spoke – Argento
(Parte di Park Assistant Package)
2F1 € 1.340,00
Interni e modanature interne    
Pelle Cross Punch Dark Truffle/Carbon Black
(Parte di Chocolate)
NENX € 809,99
Plancia e ellissi portiere Piano Black
(Parte di Chocolate)
4BD € 0,00
Pacchetti equipaggiamento    
Chocolate ZA4 € 1.000,00
Park Assistant Package 5DU € 809,99
Wired Cream 7L5 € 2.370,00
Optional    
Cambio Automatico 205 € 1.750,00
Assetto sportivo 226 € 205,00
Comandi multifunzione al volante 249 € 0,00
Volante sportivo in pelle a tre razze 255 € 0,00
Bullone antifurto 2PA Standard
Indicatore pressione e temperatura pneumatici (RDC) 2VB Standard
Antifurto con telecomando 302 € 330,00
Pacchetto retrovisori esterni ripiegabili elettronicamente e riscaldati 313 € 0,00
Getti lavavetro e specchietti riscaldabili 314 € 0,00
Chrome-line interna
(Parte di Chocolate)
345 € 0,00
Chrome Line esterna 346 € 155,00
Pacchetto visibilitä 359 € 259,99
Specchietti retrovisori esterni in tintacarrozzeria 3AB Standard
Tappetini dedicati in velluto 423 € 85,00
Retrovisori int/est autoanabbaglianti (esterni ripiegabili elettricamente) 430 € 410,01
Retrovisore interno autoanabbagliante 431 € 0,00
Regolazione altezza sedile passeggero 450 € 55,00
Bracciolo centrale anteriore regolabile 473 € 0,00
Sedili anteriori sportivi con fianchetti regolabili
(Parte di Chocolate)
481 € 0,00
Allestimento porta oggetti 493 € 165,01
Colour Line Carbon Black 4C1 Standard
MINI Excitement Package 4V9 € 145,00
MINI Driving Modes 4VA € 185,00
Sensori di parcheggio (PDC) (anteriore e posteriore)
(Parte di Park Assistant Package)
508 € 0,00
Sensore pioggia e accensione luci anabbaglianti 521 € 0,00
Climatizzatore automatico bizona 534 € 380,01
Cruise control con funzione freno 544 € 0,00
Computer di bordo 550 € 165,01
Pacchetto luci interne 563 € 155,00
Fari fendinebbia a LED 5A1 € 259,99
Luci bi-LED con funzione Cornering Light 5A4 € 1.015,00
Park assistant
(Parte di Park Assistant Package)
5DP € 0,00
Navigatore BMW Pro.
(Parte di Wired Cream)
609 € 0,00
Chiamata d’emergenza intelligente
(Parte di Wired Cream)
6AC € 0,00
TeleServices 6AE € 0,00
Predisposizione Cellulare con Bluetooth e USB
(Parte di Wired Cream)
6NE € 0,00
MINI Connected 6NM € 0,00
MINI Connected XL
(Parte di Wired Cream)
6NT € 0,00
Indicatori di direzione bianchi 785 € 0,00

Prezzo finale € 34.549,99

 

Si ringrazia la Concessionaria BMW-Mini “Esclusiva S.p.A.” di Salerno del gruppo Laus per la disponibilità.

 

Michele Picariello


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